giovedì 26 marzo 2020

Sulla religione

Sto cercando di interrogarmi su quale sia la collocazione della religione in questo momento.

Leggo di trafiletti di gente che medita, gente che prega il proprio Dio qualunque esso sia.

Questo momento importante è fondamentale a prescindere della propria religione, per prendere in considerazione la serenità della propria vita e del proprio percorso.

Ho letto per esempio che in questo momento di luna crescente nella religione ebraica è considerato un momento di guarigione... 
Bene, allora che lo sia per tutti, indipendentemente se professiamo la religione ebraica o meno.

Senza poi togliere al significato che ha la Pasqua ebraica. Ricordo infatti durante la mia infanzia di aver partecipato a vari momenti di questa magica  e altrettanto bella religione, grazie a tutti i miei parenti di Livorno.

Ricordo bei momenti in cui eravamo nella Sinagoga e pregavamo tutti insieme e proprio come se fosse ieri rimane ancora impresso nel mio cervello un ricordo bellissimo in cui eravamo tutti sotto a un velo e stavamo tutti quanti insieme cantando ... questo era un momento molto carico di affetto ... sentivi le persone veramente vicine cuore a cuore.

Stiamo attraversando questo momento di privazione e di solitudine, in un periodo altrettanto particolare e significativo anche per la Pasqua Cristiana, dove appunto durante il periodo Pasquale i cristiani sono chiamati a cercare dentro di loro il digiuno per la preparazione alla Pasqua. 

Anche il digiuno, indipendentemente dalla religione che uno professa, secondo me può essere importante. 
Il cercare di tornare a mangiare cose semplici, cose considerate banali oppure anche proprio soltanto del riso bollito in acqua e a bere di questa acqua calda può aiutare a farci capire quanto le cose semplici sono in realtà le più belle.

Invece forse per la noia, per la paura di non fare, per la paura di questo tempo, di questo vuoto, (di cui ho già parlato nel precedente post del blog) allora inondiamo il nostro tempo cucinando preparando cibi articolati e magari sfidandoci l'un l'altro, ma non è detto che a breve o medio o lungo termine avremo sufficientemente denaro per procacciarsi del cibo e per fare queste ricette, quindi è forse anche bello accettare questa situazione cercando di mangiare le cose più elementari che la natura ci ha donato.

Dal Cantico delle Creature, San Francesco d'Assisi

Altissimo, onnipotente, buon Signore
tue sono le lodi, la gloria e l'onore
ed ogni benedizione.
A te solo, Altissimo, si confanno,
e nessun uomo è degno di te.

Laudato sii, o mio Signore,
per tutte le creature,
specialmente per messer Frate Sole,
il quale porta il giorno che ci illumina
ed esso è bello e raggiante con grande splendore:
di te, Altissimo, porta significazione.

Laudato sii, o mio Signore,
per sora Luna e le Stelle:
in cielo le hai formate
limpide, belle e preziose.

Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e
per l'Aria, le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo
per il quale alle tue creature dai sostentamento.

Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua,
la quale è molto utile, umile, preziosa e casta.

Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco,
con il quale ci illumini la notte:
ed esso è robusto, bello, forte e giocondo.

Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra,
la quale ci sostenta e governa e
produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba.

Laudato sii, o mio Signore,
per quelli che perdonano per amor tuo
e sopportano malattia e sofferenza.
Beati quelli che le sopporteranno in pace
perchè da te saranno incoronati.

Laudato sii, o mio Signore,
per nostra sora Morte corporale,
dalla quale nessun uomo vivente può scampare.
Guai a quelli che morranno nel peccato mortale.
Beati quelli che si troveranno nella tua volontà
poichè loro la morte non farà alcun male.

Laudate e benedite il Signore e ringraziatelo
e servitelo con grande umiltate.

____

Ogni religione ogni movimento ogni associazione ci sta richiamando al raccoglimento delle energie a cercare di centrarci ognuno dentro noi stessi, per il nostro bene e per quello degli altri.

Perché è come se fossimo stati prima del coronavirus tutti vittima del tempo, tutti a rincorrere cose da fare, cose da adempiere in tempo senza capire magari che cosa stessimo realmente facendo per noi stessi e per gli altri.

Non esiste a mio avviso una religione migliore dell'altra una religione più efficaci dell'altra una religione più bella dell'altra.
Vorrei, anzi desidero che in questo momento di profondo dolore per tutto il mondo per ciascuna popolazione ogni religione guardasse verso una direzione la stessa direzione.

Da dove ripartiamo infatti se non ci aiuteremo a vicenda? Come faremo se gli stati non aiutano il proprio popolo come faremo se tra di noi amici e parenti o colleghi non ci aiutiamo come faremo?

in questo momento la maggior parte di tutti i confini internazionali sono chiusi, ogni popolo è isolato l'uno dall'altro, circolano per quanto sia possibile le merci, mentre invece le idee e i nuovi pensieri circolano principalmente sulla rete.

Ognuno sta cercando di capire come fare, come agire, per quello che può, come aiutare per quello che può, ma quello che occorre è secondo me una nuova visione del mondo quando lo stesso mondo ripartirà.

Molti persone per esempio hanno aderito alla chiamata nazionale della protezione civile,
Ed altrettanto hanno fatto i medici, sia neolaureati, che in pensione.

Saranno molte le vite umane che si perderanno in questo momento. Saranno anche altri i valori importanti che emergeranno da questo grave momento storico pesante per tutti quanti.

Qual è allora mi domando il ruolo a cui ognuno di noi è chiamato a partecipare in questo momento di raccoglimento?
Cosa suggerisce ciascuna religione a ciascuno di noi ?
Oppure se non sei religioso, 
cosa ti suggerisce il tuo ego, 
la tua psicologia, 
la tua anima,
la tua sensibilità, 
di fare per te stesso e per gli altri? 
Cosa possono fare gli altri per te?

Forse occorre andare oltre la propria finestra,
oltre la propria porta,
oltre la propria stanza, 
e cercare di capire cosa possiamo fare l'uno per gli altri nel rispetto reciproco indipendentemente dalla propria religione e dal proprio credo per il bene di tutti.

Risposte che cerco e magari trovo,
Nella meditazione profonda,
Grazie al Daimoku.

Nam myoho renge kyo.


lunedì 23 marzo 2020

Pensieri notturni (sul Virus)

Chi sei tu CoronaVirus? 
Nel tuo avanzare, nel tuo soffocare impetuoso tutti noi, ti ringrazio perché mi hai ridato una cosa che mi mancava da tanto, il Tempo. 

Mi hai dato il tempo di capire dove sto andando dove sto sbagliando, che errori sto commettendo, alcuni rimediabili, altri non facilmente rimediabili, mi hai dato la possibilità di riscoprire cose che stavo totalmente dimenticando.

Stavo dimenticando soprattutto me stesso. 

Mi stai dando la possibilità di ritrovare persone che non sentivo da tanto tempo,
di sentire di nuovo gli uccellini e il silenzio in questa città.

Una città silente dove la mattina e la sera non hanno differenze, dove il giorno e la notte hanno sempre la stessa medesima calma, quasi come se il tempo si fosse cristallizzato come se tutto si fosse fermato.
Dalle nostre finestre, dai nostri balconi, dai nostri terrazzi, siamo tornati a guardare il cielo a scoprirne i colori i raggi i tramonti e le albe, a riscoprire il prato sotto casa, il cespuglio accanto all'ingresso, il fiore sul nostro balcone.

Pensavamo che fosse piccolo questo mondo, ma abbiamo anche capito che ci sono universi da scoprire soltanto passeggiando intorno alla propria casa o intorno al proprio quartiere, abbiamo scoperto persone che non sapevamo neanche esistessero, o che abitassero vicino a noi.


Già (...)
Il silenzio .
Tutti quanti noi abbiamo paura del silenzio del vuoto che sta dentro di noi e fuori di noi. 
Abbiamo paura quando non succede niente, perché questo niente che c'è sale dritto alla mente, ti toglie il respiro, ti fa gridare nella notte, ti fa piangere, perché hai paura di non farcela, hai paura di non avere soldi a sufficienza per resistere a questo tsunami che si sta abbattendo su di te adesso, e che si abbatterà e farà danno anche quando sarà passato e finito, perché lo Stato non ti fa uno sconto, non ti dà niente, ti dice solo che pagherai prima o poi.
Perché non sei un Santo,
Solo gli Assunti forse hanno un Santo,
Sei solo una Partita Iva qualunque,
Una carta straccia da appalloccolare, strizzare e gettare per strada o nel primo cestino che tu, Stato, incontrerai finito questo periodo.

La vita dopo il coronavirus sarà come quella prima del coronavirus? (...) una vita dove uno non fa altro che correre correre correre per avere del denaro, per cercare di essere indipendente, per realizzare i propri desideri, ma quello che alla fine ti viene a mancare e' il tempo per se stessi, il tempo per capire quali erano i tuoi desideri e per capire se questi desideri che avevi erano veramente ciò che desideravi, oppure quello che chiedevi era soltanto avere un po' di tempo per te stesso.

Torneremo diversi dopo questo virus? Torneremo ad abbracciarci in modo franco e pacato ?Torneremo a rispettare l'ambiente e la natura e ciò che ci circonda? Torneremo a rispettare gli altri perché esistono e perché hanno la loro vita e un ruolo in questo mondo?
Torneremo a rispettare le regole, oppure cercheremo sempre un modo per evadere queste regole? Torneremo a farci del male direttamente come ad esempio continuando a saccheggiare la Terra delle sue risorse oppure cercheremo tutti di avere uno stile di vita più responsabile verso noi stessi e verso gli altri?
Uno stile di vita più ecosostenibile ci vorrebbe.

L'unica paura, lecita, che bisogna veramente avere è quella di Noi stessi, si dell'Uomo, e cosa stiamo facendo con le nostre azioni irrimediabilmente a questo Mondo, che cerca di ribellarsi come può.

Non bisogna invece avere assolutamente paura di questo vuoto e di questo silenzio che c'è in questo momento, perché le paure ci fanno agire in modo sbagliato, le paure ci fanno commettere errori, le paure ci fanno agire nel male, ci fanno chiudere in se stessi, le paure provocano odio le l'odio provoca guerre, le guerre provocano dolore.

Non bisogna avere paura del vuoto perché il vuoto va riempito con quello che in realtà siamo e se non abbiamo niente con cui riempire questo vuoto vuol dire che noi non siamo niente.

Un virus che ti fa sentire solo,
Un virus che ti fa sentire stanco,
Un virus che ti fa sentire pazzo.

Un virus che ti dà nuovamente il tempo,
Il tempo di riposarti, di capire, di riflettere, di approfondire e di ritornare intimamente connesso con te stesso.

Tutti abbiamo paura di quello che sta succedendo: in questo silenzio nessuno sa dove sia questo nemico silenzioso, sappiamo solo che per proteggerci e per proteggere gli altri bisogna stare isolati e questa condizione di isolamento ci porta a perderci e ad allontanarci, a stare male a cercare qualsiasi cosa per riempire questo vuoto.

Ma se interrompiamo le nostre ansie, ritorniamo a capire, a sentire, a volgere la nostra attenzione verso spazi e tempi che avevamo totalmente dimenticato, di noi stessi, nel nostro subconscio interiore, nei nostri ricordi, o negli angoli delle nostre case.

Un virus che ci fa capire la distanza, questo concetto dove è opportuno mantenere la distanza dagli altri, ma che però allo stesso tempo ci mancano gli altri: ci mancano gli amici ci mancano i nostri cari, sia quelli che sono ancora presenti ma sono lontani da noi, ma anche i nostri cari che non ci sono più.

Sappiamo perfettamente che dobbiamo stare lontani dai nostri cari se gli vogliamo bene. Perché solo e soltanto stando lontani da loro, che possiamo dimostrargli quanto in realtà gli vogliamo bene e quanto vogliamo bene a noi stessi. 
Perché tutti quando abbiamo paura di questa solitudine agiamo in modo impulsivo ossessivo ? 
Ci rintaniamo nel caos dei supermercati, senza sapere che è lì forse che avremmo più possibilità di contrarre il virus: andiamo al supermercato a fare qualcosa, forse per vedere e ritrovare qualcuno, oppure a spendere semplicemente del denaro, pur di dire di aver fatto qualcosa, pur di raccontare a noi stessi e agli altri che abbiamo fatto qualcosa, pur di aver riempito questo tempo con qualcosa di effimero, quando invece l'unico tempo importante da spendere è solo quello con noi stessi, a dominare le nostre paure, a riempire il nostro vuoto con qualcosa di bello e importante per noi stessi o per gli altri. 
Meglio camminare o correre all'aperto, soli.

E se proprio dobbiamo acquistare qualcosa, meglio acquistarlo nelle piccole botteghe in centro o nei nostri quartieri che hanno sempre tutto e fresco. 
Tante sono le botteghe o le piccole rivendite di qualità che si sono attivate recapitando la spesa a casa e spero che questa cosa rimanga perché è solo nelle botteghe artigiane dove vengono fatti i prodotti di qualità genuini del territorio come frutta verdura carne pesce e derivati, oppure comprando direttamente dai contadini olio, vino e altro... Perché veramente, se devo dirla tutta, solo comprando quello che basta, quello che è sufficiente, variando le nostre diete, arricchendole di frutta e verdura e di una sana alimentazione, allora forse avremo una speranza, per Noi e il Nostro Mondo.

È un virus verde questo, è un virus che aiuta a ripristinare anche il nostro equilibrio con Madre Natura, che ci ricorda quanto sia bello vedere la vita fuori, gli alberi, il cinguettio degli uccelli, gli animali che si riappropriano del loro spazio... dalle anatre nelle città, ai delfini nei porti, ai pesci nella laguna di Venezia.
Ora l'Uomo sta capendo come sta trattando il Mondo, e per questo deve essere punito.
E noi, come se avessimo una maledizione, non possiamo partecipare in modo equilibrato a questo risveglio, perché puniti, è come se fossimo rinchiusi dentro una campana di vetro invalicabile e quando proviamo ad andare al di fuori, o a rompere questa campana, è come se venissimo puniti con la possibilità di contrarre questo virus, un virus che ha una maledizione... che si aggira silenzioso nei nostri territori, che non senti, ma c'è, che non vedi ma c'è . E quando se ne andrà?

Se ci mancano adesso le persone care, adesso sappiamo che possiamo comunicare con loro, ma non possiamo farlo fisicamente, possiamo farlo attraverso una telefonata possiamo farlo attraverso una videochiamata.
Abbiamo tempo di scrivere, tempo di comporre, tempo di chiamare, tempo per amare, ma nessuno a cui dimostrarlo.

Già l'amore (...) quanto manca una carezza una coccola un bacio uno sguardo un respiro intenso,
Quell'incrociare magico di sguardi che hai con l'altra persona che desidereresti avere accanto a te, al tuo fianco.
Quell'immergersi dei corpi l'uno nell'altra, quell'assaporarsi lentamente l'uno dell'altra, quel viversi dentro in modo unico armonico energico colorato armonioso musicale divino.

Siamo tutti lontani in questo dolore, lontani nel proprio silenzio, e ritroviamo il tempo di ricontattare persone a noi care, di persona, e sentendo queste persone che fanno parte del nostro passato è come se ci riappropriassimo di una parte di noi stessi, dei ricordi ed emozioni a loro collegate.

Un virus tremendo però,
Un virus nemico,
Un Virus letale, che ci porta via i nostri cari che ci porta via le persone a cui vogliamo bene, che ci può portare via le persone che rischiano ogni giorno per noi come i medici i dottori e gli infermieri. Un virus che non fa distinzione ne di sesso ne di razza.

Un virus che ci fa sentire tutti uguali, perché in questo momento siamo tutti "fermi" .... è come se il mondo si fosse fermato per farci riflettere dove stiamo andando e che cosa stiamo combinando a noi stessi, un mondo che si è fermato per farci capire che l'uomo sta distruggendo se stesso e l'ambiente che lo circonda.

Un virus che ci fa capire che non importa quanto sia grande o piccola la nostra casa, ma che già di per sé il fatto di avere una casa, ci permette di rintanarci nel nostro spazio chiuso, di proteggersi. E chi invece là fuori una casa non ce l'ha? Dov'è che va, dov'è il suo spazio per sentirsi protetto ? Come si stanno difendendo queste persone da questo virus? Già prima magari le scansavamo oppure non volevamo neanche incrociare il loro sguardo e adesso quando tutto questo sarà finito continueremo a scansarli perché non hanno neanche una mascherina o non hanno neanche un posto dove si sono potuti isolare? Li isoleremo ancora di più e magari le macchieremo ancora di più come portatori del male assoluto? 
Come stanno agendo loro in questa situazione? Quali sono le precauzioni che lo Stato sta prendendo anche nei loro confronti? Nulla è dato sapere... Tanto già da prima erano isolati, e anche adesso lo sono, e anche dopo lo saranno ancora, secondo voi è giusto ?

Un virus che ci fa capire quanto sia importante avere una casa, e quanto siano le nostre case, perché nelle nostre abitazioni, ci sono i nostri ricordi... C'è la nostra Vita: il nostro passato il nostro presente e il nostro futuro.
Abbiamo imparato nuovamente a riprenderci cura di noi stessi del nostro stato fisico e della nostra forma mentale, siamo tornati a leggere e a prendersi cura di noi stessi.
Siamo ritornati a prendersi cura della nostra casa, a riassaporarne le stanze a far rispecchiare i bagni a pulire il salotto a pulire i nostri balconi ...
A riprendere i nostri libri in mano, come anche le nostre fotografie, i nostri momenti passati, i nostri incubi le nostre gioie, i nostri amori i nostri difetti i nostri pregi, siamo tornati a dipingere, siamo tornati a scrivere, siamo tornati ad avere del tempo per noi stessi perché la casa siamo noi.

Noi viviamo in una grandissima casa il Mondo.

Pulendo le nostre case abbiamo capito quanto consumiamo, quanto compriamo, quanto buttiamo, quanto accumuliamo lo spazio di cose inutili, quanto spendiamo del nostro tempo delle nostre energie e dei nostri denari in cose futili.
E che magari invece di donare a qualcun'altro, o Di portare un oggetto a riparare, oppure di darlo ai magazzini dell'usato, preferiamo buttare, inquinando.

Un virus, un nemico silenzioso, un nemico invisibile ad occhio nudo, un nemico capace di spegnere l'economia di un mondo intero, un virus capace di rivoluzionare i rapporti economici e sociali.
A livello mondiale un virus tanto piccolo quanto grande il suo impatto, la sua magnitudo, un virus che riequilibra fortemente la Terra: tutto quello che noi uomini abbiamo fatto di male a questo mondo togliendogli risorse, come le foreste, l'acqua limpida, le montagne e il suolo, il mare e i pesci, il Mondo adesso ci sta ripagando con la stessa arma con il quale noi lo abbiamo trafitto ... Noi non abbiamo chiesto il permesso alla Natura per sottrarre l'acqua pura dei torrenti, tagliare i Boschi, e scavare le risorse del suolo e sottosuolo... Valutazioni di Impatto ambientali, tarocche, fatte da tecnici senza scrupoli, o da imprese prive di dignità.
Noi ci siamo liberamente impossessati di queste risorse, facendo soltanto un danno a noi stessi, over-sfruttando e spremendo questo Mondo fino all'ultima goccia di sangue. Pugnalandolo.
Perché un politico quando viene eletto, l'unico futuro a cui pensa è solo quello di avere le certezze di essere rieletto tra 5 anni, non pensa ad un futuro più in là di quel periodo.
Bene, questo è proprio il momento che il Mondo, Gaia, Madre Natura, ci sta presentando il suo conto, e si vuole riprendere il Suo Spazio, il Suo Tempo.
Questo è quel che penso.
Io spero di cavarmela.
Intanto mi sono rimesso a.scrivere dopo 3 anni, è già qualcosa.



sabato 1 luglio 2017

Il lento ticchettare del pendolo

Sono qui seduto sul divano sono senza birre sono senza vino... Però sono mi sento smarrito sono circondato da un bellissimo orologio a pendolo arredamento molto bello di casa calda e accogliente però sono io che non mi sento... strano mi sento stretto.

Cerco di assaporare le piccole cose che mi sono mancate in questi tre anni di montagna per esempio il tepore del venticello che viene dalla finestra, le zanzare che ti ronzano attorno e questo sapore di caldo che rende la città magica. Mi sto ri appropriando di una dimensione che era mancata, che è mancata in tutti i sensi, cerco un punto focalizzante vedo davanti a me con nebbia vedo un sacco di cose da fare per cercare di sistemare una situazione legata alla morte di mio padre che però si accompagna anche a un'infinità di carte un'infinità di ricordi che sono sepolti in cantina.
Per difendere casa mia ho dovuto metterla a soqquadro eliminando libri e cose che erano a me care o che comunque costituivano una parte dei miei punti di riferimento... non ho eliminato certamente le fotografie però magari piccoli oggetti mi ricordavano mio padre e questo mi fa stare male mi fa impazzire mi sembra come se ogni cosa che io avessi buttato di averlo ucciso, di aver ucciso ogni momento ogni minuto passato con lui, un qualcosa che lo riguardava.
Quelle 2-3 settimane di lavoro in ottobre 2016 per cercare di dare una nuova dignità una nuova vita alla casa tutto questo mi ha scosso e anche questo probabilmente è stato motivo che mi ha portato ad avere e a maturare il fuoco di Sant'Antonio adesso mi ritrovo a vivere in una casa fantasma piena di ricordi dove però entri c'è questo profumo di donna bellissimo fantastico però le stanze sono quasi vuote sembrano prive di ricordo.
Alcune stanze il fatto di aver tolto i quadri è stato distruttivo per me ma anche e soprattutto aver torto i libri.
Il punto fondamentale è affrontare quello che c'è giù di sotto in cantina devo eliminarle quelle cose lì in un breve tempo possibile come devo anche eliminare da casa anche un po' la soffitta però è come se in cantina e in soffitta ci fosse la memoria storica della mia famiglia è come se ci fosse il mio passato io ho paura buttarlo perché ho paura di perdermi e di non ritrovarmi più. Un uomo senza passato non è forse un robot?

venerdì 13 gennaio 2017

Si riparte a camminare

Sono stati due anni fantastici questi e mi scoccia che sia finito tutto così.
Con un abbraccio e lacrime in un posteggio.
Avevo tante speranze, tanti desideri, ma avevo perso totalmente la dimensione più importante NOI.
Quel NOI che avevamo costruito insieme, che ci eravamo ritrovati in Sardegna, adesso quel NOI non esisteva più. Dove eravamo finiti ? Probabilmente tu eri li, e giorno dopo giorno aspettavi con ansia e frustrazione che il mio IO ritornasse. Avevi ragione infatti quando dicevi che il Federico che avevi conosciuto in Sardegna non esisteva più, avevi dannatamente ragione. La nostra convivenza era dettata dai tempi degli ALTRI dalle cose da fare, e io ero soltanto concentrato sul lavoro. Dissociato in tutto e per tutto, pensando di aver trovato un America o comunque una dimensione uno scopo un dannatissimo punto gravitazionale attorno al quale girare per recuperare e disegnare nuovi obiettivi. È crollato tutto. Sta crollando tutto come se tutti i postulati che ho fissato siano tutti sbagliati: mi sento come un domino. Si un domino in cui inizi a buttare giù il primo mattoncino e via giù andare tutti quanti.

Il primo mattoncino in realtà era il mio primo riferimento : mio padre. Dalla sua morte è iniziato un vorticoso spiraleggiare talvolta positivo e talvolta negativo. Ho saputo tirare fuori molta forza di volontà ma qualche cosa sembra andare storto e allora adesso ho bisogno di fermarmi un attimo per capire cosa mi sta succedendo. Pulsioni viscerali che si manifestano sotto vari aspetti io artefice della mia costruzione ma anche della mia distruzione. E tutto questo ti fa paura perché alle volte desidereresti avere del tempo per riprenderti e rifocalizzare un attimo.

Quando c'è mai stato tempo?

Al Residence sempre a correre come un disperato, buttato tutto all'aria torno a casa e inizio a oscillare tra Bolzano e Pisa per seguire i lavori sul furgone e per sistemare casa. Stress e pressione.
Crash della portiera e in dicembre di li a poco si scoprirà che mi era venuto il fuoco di Sant'Antonio. Giorni a letto, recupero, sogni e ansie e desideri di rifarsi una vita, desiderio di ritornare a casa a lavorare contrastato dal desiderio di riaffermarsi nel difficile sistema Bolzano. Ahi che meta impegnativa!
Pazzia al lavoro. Sclero. Basta mollo tutto ciao. Attimo di pausa in  val gardena con primo momento focalizzante durato circa 15 giorni in solitaria appartamento 105 del Residence nel tentativo di riappare darsi degli obiettivi. 14 aprile mio compleanno partenza per Pisa da Selva Val Gardena all'attivo circa 250 curriculum inviati e nessuna risposta concreta ansia e frustrazione ma sta o comunque tornando a casa e questo era bello e nessuno mi poteva fermare finalmente a casa dopo tanto tempo. Settimana per riprendersi un attimo una mattina del 21 aprile dopo una bellissima serata fatta a casa del mio amico Ale, sorseggio un caffè, sfoglio gli annunci... E tac il 24 mi ritrovo a Volterra a lavorare in uno dei posti più belli del mondo. Tutto nuovo tutto strano tutto nuove informazioni nuovi concetti nuove azioni nuovi modi.... Ma io non posso venire fuori il mio ego non può parlare perché non è gradito ai clienti non possiamo andare oltre un certo limite e io forse sto scoppiando? Sta arrivando l'estate la gente in vacanza la spiaggia e io sono su un colle con 40 gradi (ventilati) a cercare di fare il buon receptionist e il buon cameriere.... E per il resto il nulla solo prati, vento, sole, silenzi e un collega con il quale condivido lo spazio comune con il quale fare 2 buone chiacchiere la sera sorseggiando una buona birra fredda. Esplodere esplodere necessita di esplodere corsa a Marina di Pisa bang crash caput dopo una bella serata passata a Marina un tizio mi si avvicina e mi distrugge il volto per rubarmi 30 euro e il cellulare. Ma che cazzo di posto viviamo? Allora era meglio stare in montagna che queste cose non accadevano?

No. Sono tornato qui per affrontare le mie paure i miei deliri i miei pianti, le mie gioie la mia felicità.

Ho bisogno di un aiuto per sistemare le mie cose dentro e di trovare un attimo anche un lavoro forse più vicino a casa che mi aiuti a ritrovare un punto focalizzante. O forse come tutti mi dicono prima trovi il punto focalizzante e poi trovi il lavoro?

Per esempio adesso. Sono le 2.30am di domenica 2 luglio 2017 non riesco a dormire vorrei essere sulla spiaggia a stare con gli altri a conoscere gente invece sono qui in convalescenza da questo trauma, come se il mio corpo mi imponesse di fermarmi e di trovare del tempo per far quadrare me stesso.
E per quello che ho imparato io, se è il tuo corpo a chiederlo devi farlo assolutamente perché il tuo corpo è la chiave di volta è il secondo cervello che guida la tua anima.

Si.
Penso che mi prenderò una pausa.
Poi sarà quel che sarà
Io speriamo che me la cavo.
Me la sono sempre cavata.

venerdì 12 settembre 2014

Tu , io , Billi Bullo e la Sardegna


Non importa quanto sia difficile e in salita la strada, per me e' importante vivere giorno dopo giorno insieme a te, parlare con te che sei la mia amica, la mia donna, la mia amante, la mia ragazza.  
Anche se la foto e' in controluce, spero renda lo stesso. Ho trovato questa confezione di Nutella quando stavo facendo la spesa, mentre stavo cercando di comprare dalla commessa dei pomodori semi-avariati, perche' sarebbe stato un dispiacere buttarli, dal momento che erano solo ammaccati. Ne abbiamo parlato spesso di quanto questi gesti e queste cose siano importanti, spesso molte persone buttano via tanto cibo, invece noi possiamo fare la differenza anche con queste scelte. Allo stesso modo in cui io mangiavo in Islanda, durante il mio Environmental Voluteer Camp.


E non mi pentiro' mai di essere venuto qui a godere insieme a te di tutte queste belle esperienze che la vita ci puo' regalare. Non esistono cose impossibili da fare se le facciamo insieme. L'importante e' pensare insieme a cosa vogliamo fare, senza paura di quello che ci puo' accadare, perche' insieme siamo una potenza.

Cala Corsara - Spargi Island

Mery

Se con i miei contatti e con il mio modo di lavorare al telefono riusciro' a realizzare i tuoi sogni di diventare una fotografa professionista, io avro' raggiunto il mio obiettivo, e insieme potremmo costruire tutto quello che vogliamo, tutto quello che pensiamo, tutto quello che desideriamo per noi stessi.

Ormai quelle notti d'estate a giugno e luglio, passate stando insonne a pensarti, sono lontane anni luce.


Tu, io e Billi Bullo

Tu io e Billi Bullo

Ti amo e insieme andremo ovunque. 

Istmo dell'Isola dei Gabbiani

Tramonto da Billi Bullo


Syncro Sunset



14th August 2014 : Wind - 40 knots 



giovedì 3 luglio 2014

Metti caso che ...


Metti caso che il sole cerca di accarezzarti,

metti caso che il girasole cerca il sole,

eppure si muove ,

e c'è amore,

ma il Sole e il Girasole non si incontreranno mai.

Eppure è amore. 



Il naufragar m'è dolce in questo mar d'amore

Parole di Poesia e parole d'Amore, ho seguito il cuore pensandoti, lacrimando follia

Un mare in tempesta , un naufragio di sensazioni

Nel Mondo confuso e caotico, il tuo cuore, la tua mente, la dove alle volte non mi vuoi fare entrare o dove forse non posso entrare comunque. 


Perchè nello stare con te, imparo a vedere le cose da un altro punto di vista, imparo a vedere dei legni come esili turisti, stanchi, che cercano di riposarsi dopo un lungo viaggio tra fiumi e mari.


E anche il bastone solitario, può indicare una direzione, uno scopo, un sentimento